Comprendere l’Opzione Contributivo è fondamentale per chi è nel sistema misto. Questa scelta, che può influenzare significativamente l’importo e i tempi della pensione, offre vantaggi specifici per alcune carriere
Introdotta dall’articolo 1, comma 23 della Legge 8 agosto 1995, n. 335, nota come Riforma Dini, l’Opzione al Contributivo rappresenta una possibilità riservata ai lavoratori che rientrano nel sistema “misto” di calcolo della pensione. Questo sistema, che riguarda coloro con anzianità contributiva accreditata prima del 1° gennaio 1996, prevede una pensione calcolata in parte con il metodo retributivo (basato sulle ultime retribuzioni) e in parte con il metodo contributivo (basato sui contributi versati e rivalutati). Optare per il solo sistema contributivo significa rinunciare alla quota retributiva, abbracciando un calcolo interamente basato sui contributi effettivamente versati e rivalutati nel corso dell’intera vita lavorativa.
Per accedere all’Opzione Contributivo, è necessario soddisfare specifici requisiti:
- Anzianità inferiore a 18 anni al 31/12/1995;
- Almeno 15 anni di contributi effettivi, di cui almeno 5 successivi al 1° gennaio 1996.
Quando l’Opzione Contributivo può essere vantaggiosa?
L’Opzione Contributivo può rivelarsi particolarmente utile per coloro che hanno avuto retribuzioni significative durante la loro carriera, ma che negli ultimi anni lavorativi prima del pensionamento hanno subito una sensibile diminuzione del reddito. Optare per il sistema contributivo permette a questi lavoratori di veder calcolata la propria pensione secondo le stesse regole previste per chi ha iniziato a versare contributi dal 1° gennaio 1996 in poi, valorizzando l’intera storia contributiva.
Consideriamo un esempio: Mario, un lavoratore con 20 anni di contributi maturati prima del 1996 e altri 20 anni dopo quella data. Se Mario ha avuto un percorso lavorativo con stipendi più alti all’inizio o a metà carriera, e magari ha subito un rallentamento o una flessione negli ultimi anni, il calcolo retributivo (basato sulle ultime retribuzioni) potrebbe penalizzarlo. Optando per il contributivo, la sua pensione verrebbe calcolata sull’intera vita lavorativa, valorizzando tutti i contributi versati, anche quelli relativi ai periodi di maggior guadagno precedenti agli ultimi anni. Inoltre, l’opzione contributiva può interessare chi, pur non avendo ancora l’età per la pensione di vecchiaia, raggiunge i requisiti per la pensione anticipata contributiva. Questa opportunità permette, a determinate condizioni, di accedere alla pensione prima, valorizzando la propria anzianità contributiva.
La decisione di optare per il contributivo deve essere attentamente ponderata, in quanto ha un impatto definitivo sull’assegno pensionistico. È una possibilità che per essere valutata appieno deve tener conto dell’intera storia contributiva dell’interessato, attraverso strumenti di analisi e consulenza previdenziale specializzata.