LE NOVITA’ SULLE PENSIONI PER IL 2024 :Quota 103

8 Gennaio 2024 | #pensoni, #previdenza, News, Previdenza

La Legge di bilancio 2024 ha introdotto alcune modifiche alla possibilità di pensionamento anticipato non ordinario. Le modifiche introdotte diventano più  restrittive rendendo nei fatti più difficile l’anticipo del pensionamento.

Con l’approvazione della Legge di bilancio 2024 sono state introdotte alcune novità in tema pensionistico. E’ importante comprendere che queste modifiche non sono una riforma generale del sistema pensionistico italiano che rimane regolato dalla legge 6 dicembre 2011 n°201 Legge Fornero, ma solo degli interventi correttivi su alcune forme di pensionamento anticipato. Infatti rimangono inalterati i requisiti per il pensionamento ordinario stabilito in:

  • 67 anni di età e 20 di contribuzione per la pensione di vecchiaia o in alternativa 42,10 anni per gli uomini o 41,10 per le donne per la pensione anticipata.

In linea generale le novità riguardano la possibilità di anticipare il pensionamento in modo non ordinario ( come Quota 103, Opzione donna e Ape sociale) ma vengono introdotti dei requisiti più restrittivi per poter anticipare il pensionamento.

Vediamo quanto è previsto in una di queste  forme e precisamente in  Quota 103. Questa forma di pensione anticipata non ordinaria viene riconfermata anche per il 2024. I requisiti previsti per accedere a Quota 103 rimangono gli stessi : 62 anni di età e 41 di contribuzione. Viene invece modificato il regime di calcolo della pensione che sarà in esclusivo regime contributivo anche per coloro che hanno contribuzione alla data del 31/12/1995.

La misura dell’assegno non potrà risultare superiore a 4 volte il trattamento minimo INPS (poco più di 2.270 euro lordi al mese) fino al compimento dei 67 anni di età. Rimangono poi  le cosiddette finestre mobili, vale a dire il periodo intercorrente tra la maturazione dei requisiti e il pagamento della prima rata di pensione, che passa dai 3 mesi (6 per i dipendenti pubblici) previsti dalla norma per il 2023 ai 7 mesi del 2024 (9 per i dipendenti pubblici).

Viene riconfermato per chi anticipa il pensionamento con Quota 103 il divieto di lavorare e di cumulare redditi da lavoro con quelli da pensione fino al raggiungimento dei 67 anni di etàLa percezione di eventuali redditi da lavoro comporta dunque la sospensione del trattamento pensionistico. E’ ammessa solo la  cumulabilità per redditi da lavoro occasionale che non superino complessivamente i 5.000 euro lordi l’anno.

Queste modifiche entrano in vigore con il 1 gennaio 2024 , è importante evidenziare che coloro che hanno maturato il requisito entro la data del 31/12/2023 potranno richiedere la prestazione ( anche se richiesta successivamente) con le regole migliorative in vigore fino a fine 2023.

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