LA PENSIONE ANTICIPATA

12 Gennaio 2021 | News, Previdenza

Il trattamento previdenziale matura solo con il requisito dell’anzianità contributiva con una differenziazione tra uomini e donne.

Per alcuni liberi professionisti alcune casse non prevedono questa pensione

Introdotta con la riforma Fornero (Legge 201/2011) la pensione anticipata è un trattamento pensionistico che è andato a sostituire la previgente pensione di anzianità. La natura di questa prestazione consiste di poter anticipare  i tempi del pensionamento dato che, a differenza della pensione di vecchiaia (requisiti: 67 anni di età e 20 di contribuzione) per maturare il diritto è previsto solo il requisito relativo agli anni di contribuzione.

Possono beneficare di questa prestazione i contribuenti iscritti in INPS siano essi lavoratori : dipendenti o autonomi. Per quanto riguarda i requisiti per maturare il diritto la normativa prevede che sono necessari i seguenti requisiti ( che rimarranno invariati fino al 2026):

  • UOMINI: 42 anni e 10 mesi di contribuzione
  • DONNE: 41 anni e 10 mesi di contribuzione

Bisogna inoltre evidenziare un’altra particolarità a seconda se il contribuente abbia iniziato a versare contribuzione prima o dopo il 31 dicembre del 1995.

I lavoratori che hanno iniziato a contribuire prima di questa data si trovano in un regime di calcolo della pensione misto, ovvero , a seconda della loro anzianità contributiva alla fine del 1995 la loro pensione sarà calcolata con una quota retributiva ( in base alla media degli ultimi redditi) e una contributiva (in base ai contributi effettivamente versati). Per loro il requisiti non cambiano.

Sono gli stessi requisiti anche  per lavoratori che hanno iniziato a contribuire dal 1° gennaio 1996  e si trovano in un regime di calcolo della pensione esclusivamente contributivo, ma questi ultimi possono maturare la pensione anticipata anche al compimento del 64° anno di età (senza distinzione di sesso) in presenza di ameno 20 anni di contribuzione effettiva e in presenza di contribuiti obbligatori, volontari o da riscatto ma con l’esclusione dei contributi accreditati figurativamente.

Condizione obbligatoria è che l’ammontare della rata mensile di pensione non risulti inferiore a un importo mensile pari a 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale. L’assegno sociale è quel trattamento che viene corrisposto alle persone in difficoltà di reddito e ad oggi è pari a Euro 460,00 mensili.

Esistono poi altre forme particolari di pensione anticipata specifiche per alcune categorie di lavoratori come: opzione donna, lavori usuranti e precoci o quota 100.

La pensione anticipata inoltre è prevista anche in alcune Casse Professionali dei liberi professionisti. Queste ultime essendo enti previdenziali autonomi, fissano con i propri regolamenti la contribuzione obbligatoria, le modalità di calcolo e i requisiti per le prestazioni. Le Casse Professionali decidono in autonomia anche se prevedere la pensione anticipata o escluderla prevedendo solo quella di vecchiaia.

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