LA CONTRIBUZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI DIPENDENTI

21 Febbraio 2022 | #pensoni, News, Previdenza

La contribuzione obbligatoria per un lavoratore dipendente è suddivisa in due quote: una a carico del datore di lavoro, una a carico del dipendente. Oltre una soglia la quota a carico del dipendente viene aumentata.

La contribuzione obbligatoria per un lavoratore dipendente è il totale dei contributi previsti per legge che il lavoratore  versa annualmente al proprio Ente previdenziale, al fine di alimentare la propria posizione . Quanto versa effettivamente il dipendente? L’aliquota contributiva del lavoratore dipendente è pari al 33% del proprio reddito annuo lordo. Questa  aliquota è suddivisa in due quote: una pari a 2/3 a carico del datore di lavoro, una pari a 1/3 a  carico del dipendente.

In termini percentuali la contribuzione obbligatoria è suddivisa tra un 23,81% a carico del datore di lavoro  e un 9,19% a carico del dipendente per un aliquota complessiva del 33%.

Esempio: Un lavoratore con una RAL di Euro 25.000,00 verserà complessivamente il 33% ovvero Euro 8.250,00. Questa quota sarà finanziata dalla quota di Euro 5.952,50 (23,81%) a carico del proprio datore di lavoro e Euro 2.297,50 (9,19%) finanziata dal lavoratore dipendente.

Pur mantenendo inalterata l’aliquota contributiva del 33% la percentuali   a carico del datore di lavoro e del dipendente  in alcuni casi sono diverse. Precisamente:

Per i dipendenti di amministrazioni statali la quota a carico del datore di lavoro è il 24,20% e quella a carico del lavoratore l’8,80%;

Per i dipendenti di enti locali e aziende sanitarie la quota a carico del datore di lavoro è il 23,80% e quella per il dipendente l’ 8,85% – in questo caso l’aliquota complessiva è del  32,65%.

E’ previsto inoltre un tetto pensionabile, ossia un reddito limite oltre il quale la contribuzione a carico del dipendente sale di un punto. Per il 2022 il tetto pensionabile è pari ad Euro 47.379,00. Oltre questo importo sulla differenza tra reddito e tetto pensionabile il lavoratore dipendente verserà il 10,19% anziché il 9,19%.

Esempio: Lavoratore dipendente con reddito annuo lordo di Euro 60.000,00. L’aliquota contributiva del 33% verrà suddivisa tra:

Euro 14.286,00 ( 23,81 % di euro 60.000,00), Euro 4.354,13% (9,19%) . Sulla differenza tra il reddito e il tetto pensionabile Euro 12.621,00 il dipendente verserà il 10,19% pari ad Euro 1.286,08.

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